Chirurgia d'urgenza

Nell’esperienza e nel bagaglio culturale del chirurgo generale non può non esserci la Chirurgia d’Urgenza ovvero il trattamento chirurgico in regime di urgenza o emergenza di una ampia varietà di patologie: dal trattamento del politrauma (più indicato in ospedali di terzo livello per problematiche multidisciplinari) a patologie di diversa gravità e necessità di presa in carico più o meno tempestiva (gestibili anche in strutture private).

Gli interventi più frequenti sono rappresentati dalle appendiciti, dallo strozzamento di ernie addominali, dalle colecistiti (complicanza più frequente della calcolosi biliare), dalle perforazioni di organi cavi (ad esempio ulcere gastroduodenali), dalle emorragie intestinali, dalle occlusioni intestinali (spesso su base aderenziale ma non raramente anche come complicanza ostruttiva di tumori). Anche la diverticolite acuta del colon con le sue poossibili e talvolta severe complicanze (peritonite, occlusione, emorragia) rappresenta una indicazione alla chirurgia in regime di urgenza.

Dopo gli esami preoperatori (ematici e strumentali come ecografia e TC) e la rapida valutazione dell’anestesista il paziente viene condotto in sala operatoria. L’accesso chirurgico (open o mininvasivo) viene deciso dal chirurgo operatore in base alla gravità del caso, al tipo di paziente (età, comorbidità, performance status), all’esperienza del chirurgo. Nei casi possibili è raccomandato l’accesso con laparoscopia per i noti vantaggi che la chirurgia mininvasiva offre anche in urgenza (nelle colecistiti ad esempio). Altra indicazione alla laparoscopia è l’appendicite acuta soprattutto nelle giovani donne dove l’accesso con la telecamera permette una diagnosi differenziale più accurata ed il trattamento di altre patologie (ad esempio patologie acute tubo-ovariche, come gravidanza extrauterina, torsioni di cisti ovariche, salpingiti etc). Anche la perforazione gastroduodenale può essere risolta in laparoscopia (raffia).  Più difficile (ma in rari casi possibile) l’utilizzo della laparoscopia nelle occlusioni intestinali, per la distensione delle anse intestinali che rendono problematica la visione in un addome “chiuso”.

La gestione chirurgica di alcune complicanze postoperatorie di interventi effettuati in elezioni richiedono una expertise in chirurgia d’urgenza, soprattutto nelle tempistiche e nelle soluzioni intraoperatorie di problematiche talvolta complesse.