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Chirurgia robotica
Può essere considerata l’evoluzione della chirurgia laparoscopica, un ulteriore miglioramento tecnologico della chirurgia mininvasiva. Infatti utilizza la stessa modalità di accesso al cavo addominale, ovvero un intervento ad addome chiuso attraverso dei fori in cui si accede con una telecamera e altri 3 o 4 fori per passare con gli strumenti.
La piattaforma robotica (al momento la più utilizzata in tutto il mondo è il Sistema Da Vinci della Intuitive) è composta da:
- Carrello paziente composto da 4 bracci meccanici per supporto alla telecamera e agli strumenti
- La Consolle chirurgica dalla quale il chirurgo attraverso due joysticks manovra gli strumenti ed il videoendoscopio, guardando in un visore e utilizzando appositi pedali per gestire le modalità di energia per effettuare coagulazioni, ingrandire il campo visivo, vedere immagini strumentali (ecografia intraoperatoria)
La colonna visione che include i sistemi di processamento delle immagini e un monitor “touchscreen” a disposizione del team chirurgico.

Si tratta di un sistema altamente tecnologico periodicamente aggiornato e migliorato, che permette al chirurgo di effettuare l’intervento a distanza (comunque a pochi metri dal letto operatorio dove si trova il paziente) con indubbi vantaggi riassumibili in:
- visione ingrandita e tridimensionale
- possibilità di rotazione degli strumenti anche di 360° gradi permettendo di effettuare movimenti particolarmente delicati e di precisione
- stabilità del campo operatorio che non risentendo di movimenti involontari del chirurgo e dei suoi aiuti, permette di effettuare in sicurezza alcuni tempi operatori non altrimenti così precisi
Al letto operatorio sono presenti uno o più assistenti per cambiare gli strumenti e aiutare il primo chirurgo ad effettuare l’intervento.
Dalla sua introduzione sul mercato e nelle sale operatorie la sua popolarità è cresciuta soprattutto per i risultati in urologia, ma poi è stato progressivamente utilizzato anche in chirurgia generale con ottimi risultati nella chirurgia dei tumori del tratto gastroenterico e biliopancreatico. In campi piccoli come ad esempio la pelvi permette un riconoscimento accurato delle strutture vascolonervose (da sezionare o al contrario conservare) permettendo interventi accurati anche in chirurgia oncologica dove presenta stessi risultati della chirurgia open in termini di radicalità oncologica con i massimi vantaggi della chirurgia mininvasiva.
Molti interventi sono ormai standardizzati ed effettuati regolarmente nelle Aziende Ospedaliere e Strutture Private che lo hanno a disposizione.